L'unicorno e il peso dell'acqua
Una volta, in un mare profondo, viveva un unicorno d’acqua.
Tutti gli unicorni che vivono nell’acqua, camminano nel fondo. Quando l’acqua non è molto profonda, possono ammirare i riflessi del sole, che dentro l’acqua si separano mostrando tanti colori dell’arcobaleno.
Quando l’acqua è un pochino più profonda, l’unicorno vede solo una luce bianca ed il suo mondo diventa sempre più blu. Corre sul fondo più lento, perchè l’acqua sopra di lui è più spessa, ed apprezza le sfumature di un solo colore.
Quando l’acqua è molto profonda invece, nel suo mondo passa solo un piccolo fino di luce. Nel suo mondo di vedono solo dei riflessi che gli mostrano gli scogli, le conchiglie, le stelle marine sotto il suo galoppo.
Nell’acqua profonda, tutti i suoni sono diversi. Senti il rumore delle piccole e grandi bolle che vanno verso la luce, tutto borbotta in un mormorio silenzioso ma non troppo.
In questo mondo di sveglia una mattina il nostro unicorno. E’ ancora giovane gli piace correre sul fondo. Appena sveglio, con una grande energia, inizia ad abbassare la testa e saltare sopra gli scogli profondi, con la poca luce che gli permette di vedere davanti a lui solo per pochi passi.
Quel giorno però, l’unicorno si sente stanco. Gli sembra che qualche murena dispettosa, gli abbia incollato gli zoccoli sul fondo, che fanno fatica a staccarsi e farlo librare veloce.
Piano piano la sua corsa rallenta, ha il fiato corto, respira lento e profondo.
Alza gli occhi ed il corno verso la piccola luce, e si accorge di qualcosa che non aveva mai visto.
Sopra di lui ci sono centinaia e centinaia di litri d’acqua. Guardando sempre in avanti, per correre veloce, non si era mai accorto del peso che il suo dorso portava.
Essendo nato in un mondo profondo e pesante, gli era sempre sembrato normale sentire quella forza che lo spingeva verso il basso.
Così decide di sfidare il peso e provare a raggiungere la luce. Inizia a prendere grandi rincorse e prova ad arrivare sempre più in alto, ma ben presto si rende conto che per lui è praticamente impossibile saltare più di pochi centimetri.
E’ un bellissimo unicorno, bianco con le strisce azzurre come i riflessi di luce che ogni tanto scorge, ma il suo corpo non può fare più di così.
Si rende conto che per tutta la sua vita dovrà sostenere quel peso, tutta quell’acqua sul suo dorso che lo fa rallentare e lo fa saltare solo per l’altezza di un piccolo cavalluccio marino.
Quel giorno, dopo questa nuova grande scoperta, si sente un po’ triste, e va a dormire presto.
L’indomani si sveglia, e sente di nuovo il peso sopra se. Oltre al peso però, sente anche una nuova forza. Tutti i salti fatti per arrivare a vedere meglio la luce, hanno rinforzato le sue gambe. Il dorso, nato sotto il peso dell’acqua, è forte e robusto e pronto ad affrontare la densità