La famiglia di unicorni in vacanza
Era una bella mattina in cui tutta la famiglia di unicorni si preparava a vivere un’esperienza fuori dal comune. Dopo anni di vita nei magici boschi della montagna, il piccolo unicorno aveva finalmente convinto i suoi genitori a partire per un lungo viaggio verso un posto incredibile e misterioso che lui aveva sempre sognato di visitare: la città!
I genitori erano entusiasti ma anche un po’ preoccupati visto che avevano sentito storie di cose brutte e orribili che succedevano nelle grandi metropoli. Ma il piccolo unicorno scacciò via ogni pensiero negativo e spronò tutti a partire. Così, con il cuore in gola, si imbarcarono tutti insieme su quel grande treno che li avrebbe portati nel luogo che sarebbe stata la loro prossima destinazione: la città.
Durante il viaggio il piccolo unicorno non riusciva a contenere la sua emozione. Teneva stretta in mano una piccola borsa piena di cose preziose per lui, come una collana di stelle che gli aveva regalato sua madre. Si chiedeva cosa l’aspettasse una volta arrivati. Cosa si sarebbe trovato di fronte, cosa avrebbe visto, quali sarebbero state le persone che avrebbe incontrato?
Quando finalmente la locomotiva entrò nella stazione della città, il piccolo unicorno socchiuse gli occhi sbalordito. Era tutto così bello e pieno di vita! Da tutte le parti arrivavano suoni, fragranze e colori tutti diversi. Era un luogo magico, ma anche un po’ spaventoso. Si sentiva un po’ solitario.
Ma non appena mise piede fuori dal treno sentì una manina che si stringeva alla sua. Alzò gli occhi e scorse un altro unicorno che lo guardava con curiosità. Era stata la piccola unicorno ad avere coraggio e a prendere la sua mano. Così i due corsero insieme per le vie della città come se non ci fosse un domani, finchè non sentì il cuore pronto per finalmente affrontare quella nuova avventura. Si guardarono negli occhi e seppero che da quel momento sarebbero stati sempre insieme. La grande città era un luogo misterioso, pieno di scoperte ma anche di amicizia e di amore. Il piccolo unicorno non aveva dubbi. Ci sarebbe tornato.